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684. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1451 maggio 3 Milano

Francesco Sforza risponde a Giovanni Mauruzzi da Tolentino che quando i cittadini lasciassero la città per una peste solo paventata, la sua opera è solo quella di convincerli a rimanere: se la peste ci fosse, non resta che prendere provvedimenti per salvare la città.

Iohanni da Tollentino.
Respondendo alla vostra data a xxviiii del passato continente doe parte, dicemo quanto alla prima parte, de quelli nostri citadini quali ussisseno della cità per dubio dela peste, che non gli essendo la dicta peste vogliati confortare cum bono modo li dicti citadini a non partirse. Quando pure la ditta peste preseverasse et facesse danno, che Dio non voglia, in questo caso vogliateli fare ogni expediente provixione acioché quella nostra cità se conservi, circa la quale cosa ve caricamo quanto sappemo et possemo. Mediolani, iii maii 1451.
Iohannes (a).


(a) Su Cichus depennato.