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689. Francesco Sforza a Carlo da Correggio 1451 maggio 4 Milano

Francesco Sforza ordina al conte Carlo da Correggio di abbandonare alla Camera ducale gli uomini e la villa di San Sistro nel Parmense, a lui dati in feudo perché rivendicati falsamente dal conte come già stato (suo) et de (sua) iurisdicione.

[ 159v] Comiti Carolo de Corigia.
Quando ve concedessimo el vostro feudo voy ci significasti che l'homini et villa de Sancto Sistro de Parmesana era già stato vostro et de vostra iurisdicione et cossì credendo noy essere vero quanto dicesti, faciliter ve concedessimo essi homini et villa, donde se havessimo sapputo quanto havimo inteso da po', cioè che non fosse stato vostro, gli haveressimo facto altro pensamento. Et perché havimo havuto già (a) informatione che dicti homini né villa may non forono vostri, non intendimo haverli concessi in nostro preiudicio né de veruno altro che de ciò se potesse agravare. Et cossì ve dicimo che de mò in anti non ve ne debiati impazare, anzi lassarli alla Camera nostra, ala quale debitamente aspecta. Mediolani, iiii maii 1451.
Cichus.


(a) Segue altra depennato.