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691. Francesco Sforza a Gentile Della Molara 1451 maggio 5 Milano

Francesco Sforza ordina a Gentile Della Molara di portarsi dal marchese di Ferrara e chiedergli che faccia detenere l'uomo d'arme ducale Michele da Mariano, rifugiatosi colà, e non lo liberi sino a tanto che ne harà interamente satisfacto de tutto quello che il duca deve avere da lui. Per tutto ciò si intenda con Antonio da Trezzo.

Gentili della Molaria.
Perché Michiel da Marliano, nostro homo d'arme, s'è partito de Parmesana senza nostra saputa et redutosse in le terre de illustre signor marchexe de Ferara non satisfacto a nuy de quello ne debbe dare, volimo che veduta la presente subito debii andare dal prefato signor marchese et sotto la lettera credentiale, quale haveray qui alligata, faci instantia et opera ch'el sia retinuto, lui et li cavalli, in qualunqua loco se retrovarà et non relassato sino a tanto che ne harà interamente satisfacto de tutto quello debiamo havere da luy, et in questo usa d'ogni studio et dilligentia toa. Data Mediolani, die v maii 1451.
Et circha de ciò te vogli intendere cum Antonio da Trezo, al quale etiamdio scrivemo littere de credenza in toa persona. Data ut supra.
Iohannes.