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70. Francesco Sforza al podestà [Tommaso Ghilino], al comune e alla comunità di Vigevano 1451 gennaio 11 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà al comune e agli uomini di Vigevano quanto già riportato, quasi verbatim, ai ff. 26r e 26v.

[ 29v] Potestati (1), comuni et hominibus Vigleveni.
Siamo convenuti con Abraam deli Arditii, messo de vuy homini, per la richiesta che vi habiamo facta de ducati milli d'oro in questi nostri bisogni, debbiati pagare ala Camera nostra ducati quatrocento d'oro tanto et il resto ve sia remesso liberamente, il perché vi commectiamo et volimo che, havuta questa, debiati in modo provedere che per tucta la septimana che vene habiamo moza cinquanta de frumento per quello pretio ch'è convenuto el decto Abraam cum li Magistri dele intrate nostre, el quale vi sia compensato in la summa deli dicti quatrocento ducati et del resto d'essi denari debbiati respondere ad Martino da Corte, nostro cittadino milanese, per satisfatione de certa quantità de vino ce ha dato per uso dela corte nostra, secundo il prenominato Abraam ordinarà, avisando dapoy li predicti Magistri dela quantità de denari havirete dato al dicto Martino, etiam d'esso formento, acioché, avisati, possano sopra ci far fare le scripture oportune et necessarie. Et, facte havirete le predicte cose, ve liberamo per la presente dela dicta rechiesta et tu, potestà, per questa casone non lassi per alcuno modo molestarli. Mediolani, xi ianuarii 1451.
Cichus.
Antonius.
Iohannes.
Iohannes Petrus.
Christoforus.


(1) Identificato come Tommaso Ghilino (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 355).