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714. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino e al podestà di Cremona 1451 maggio 8 Milano

Francesco Sforza comunica a Giovanni Mauruzzi da Tolentino e al podestà di Cremona che sono stati da lui i deputati alla riparazione e alla ristrutturazione del Naviglio della città e hanno fatto conoscere i provvedimenti e gli ordini necessari. Vuole che convochino da loro uomini per esaminare gli ordini e i provvedimenti ritenuti necessari e agire in modo che "el navilio se faccia".

Domino Iohanni de Tolentino, locumtenenti, et potestati Cremone.
Li deputati alla reparatione et refactione del navilio de quella nostra cità de Cremona hanno mandato ad noy uno viva voce et certi provisione, modi et ordini occorrono al facto de epso navilio et pare sianno necessarii ad quello. Noy, per bene fare, come persona non siamo informati de ciò et che non sia in sul facto. Acciò la cosa passe equa lance et più giustamente et commodamente sia possibile, volemo habbiate una con vui quilli ve pariranno boni gentili homini et citadini che non habbiano partialità (a) né constrecti da alcuna passione et vedere, intendere et examinare et recercare bene questo facto et queste provisioni et ordini quale remandiamo et quilli modulare, recercare, temperare, resecare, aggiongere et provedere (b) come melglio ve parerà, che questo habbia effecto et el navilio se faccia. Et bisognando poi comfermatione o cosa alcuna da noy, in ciò farimo quanto doverimo et debitamente siramo tenuti affare ch'el navilio (c) habbia expeditione et con celerità come vorramo. Mediolani, viii maii l451.
Cichus.


(a) Segue alcuna cancellato.
(b) Segue che cancellato.
(c) Segue se facerà cancellato.