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72. Francesco Sforza al podestà [Giovanni Matteo Obertazzi], al comune e alla comunità di Castell'Arquato 1451 gennaio 16 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà, al comune e agli uomini di Castell'Arquato di dare allo squadrero ducale Giacomo Orsini le millesette lire che gli spettano.

Potestati (1), comuni et hominibus Castriarquate.
Assignassemo ali dì passati li primi dinari del censo de vui homini del'anno presente, qual doveti pagare nel dicto anno ala Camera nostra, al strenuo squadrero nostro Iacobo Ursino libre mille sette, come per littere deli Maystri del'intrate nostre doviti havere inteso, et li quali denari de presente gli dovevati dare, acioché dapoi potesse exequire quanto gli habiamo comisso. Et, perch'el dicto Iacobo è retornato da nuy dolendose che recusati di darci li dicti dinari, perché diciti volere prima satisfare de certa quantità de dinari doveti havere per el frumento haviti dato a misser Alexandro, nostro fratello, a nostro nome, come ce dispone per littere patente sue qual ve fece, ma, perché siamo certi non essere intencione vostra che per questo resta el predicto Iacobo impedito ne possa exequire quanto gli habiamo comiso, ve carrichiamo et volimo che, havuta questa, providiati in modo ch'el dicto Iacobo sia da vui presto spazato et habia li predicti dinari senza dilacione, perché li restano tanti dinari vi poveti per lo antedicto frumento essere satisfacto, avisandone poi del'ordine hareti posto in questo. Mediolani, xvi ianuari 1451.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Matteo Obertazzi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 506).