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737. Francesco Sforza al podestà di Novara 1451 maggio 10 Milano

Francesco Sforza risponde al podestà di Novara invitandolo ad essere sempre sollecito a fare quanto ha scritto. A proposito delle voci di guerra, assicura di non volerla, ma costrettovi saprà difendersi.

Potestati Novarie.
Respondendo alla vostra lettera et primo alla parte de quello che ve ha dicto Francesco de Novarino et Baldesarro Brusato, del tutto restamo advisati et non accade dire altra resposta se non che attendiati ad far fare bona guardia et exequire quanto ne haveti scripto. Alla parte che quelli citadini dubitano della guerra, et cetera, ve dicimo che vuy gli debiati dire et chiarirli che nostra intencione è de non fare guerra con alchuno, ma pure quando noy fossimo offesi et che ne fosse data la casone, ve certificamo che farimo per tale modo contra quelli tali che se pentirano havere commenzato tale guerra et non dubitiamo ponto che gli farimo lassare del pello del dosso loro, siché vogliati confortare ogni persona et dirgli questa nostra volontà et che staghino de bona voglia et non dubiteno de niente; pure de tuto quello sentiriti vogliati subito avisarne et providere ad quelle cose ve parerà de farli provixione et fare como largamente ne confidiamo in vuy. Mediolani, x maii 1451.
Iohannes.