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746. Francesco Sforza ad Abramo Ardizzi da Vigevano 1451 maggio 11 Milano

Francesco Sforza scrive ad Abramo Ardizzi da Vigevano che il suo amico può portarsi liberamente dal duca e non ha bisogno di nessun salvacondotto.

Abrae de Ardiciis de Viglevano.
Habiamo inteso quanto per una toa littera ne hay scripto de quello amico che vole venire dal canto nostro, et cetera, et che domanda il salvoconducto. Dicimo che quando lo dicto amico sarà venuto, noy lo vediremo voluntera et tractaremolo per tale forma che restarà bene contento. Al facto del salvoconducto dicemo che non bisogna altro salvoconducto et che vegna liberamente sopra la fede nostra et cossì vuy gli mandati ad rispondere. Mediolani, xi maii 1451.
Cichus.