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751. Francesco Sforza a Pietro Scipione Pallavicino 1451 maggio 13 Milano

Francesco Sforza ordina a Pietro Scipione, marchese Pallavicino, di dare per uso della gabella del sale di Cremona, cento staia di sale ad ogni rechesta deli danari.

Domino Petro de Scipiono, marchioni Palavicino.
Quamvisdio li egregio et nobili Regulatori et Maystri del'intrate nostre questi dì passati, como siamo informati, ve habiano scripto che per uso dela gabella del sale dela cità nostra de Cremona del'anno presente, volisseve ad ogni rechesta deli danari d'essa gabella far dare modia cento del dicto sale, nondimanco segondo havimo inteso pare che adducati facultate in questo, unde sequita sinistro non solamente a essi daciari, ma etiandio ala Camera nostra, et ultra el desconzo venaremo a supportare ancora detrimento. Il perché rendendose certi che non volia patire l'incomodo né la iactura del'intrate nostre più como non vorressemo nuy el nostro male, ve confortiamo et charichiamo che subito vogliati ordinare et provedere che ad ogni instancia deli dicti daciari gli siano dati li predicti moza cento del dicto sale liberamente et expeditamente, pagando cossì el precio de quello, como se dispone per le littere deli antedicti Regulatori, siché possino satisfare ali suoi bisogni in la dicta gabella, in la qual cosa non vogliati aducere exceptione alcuna né ommissione de tempo, avisandoli li dicti Regulatori et Maystri dela recepcione de questa et del'ordine havereti posto sopra de ciò. Mediolani, xiii maii 1451.
Cichus.
Antonius.
Iohannes.
Christoforus.