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758. Francesco Sforza a Battista Sabelleschi e a Lancillotto da Figino 1451 maggio 15 Milano

Francesco Sforza ordina a Battista Sabelleschi e a Lancillotto da Figino che finché il conte Carlo da Correggio sarà andato da lui non gli si dia alcun onere della tassa dei cavalli per il luogo di Casalpò e sue ville. Devono, inoltre, soprassedere dal mandare cavalli nella località di San Sisto.

Domino Baptiste Sabellisco et Lancilotto da Figino.
Perché havimo per lo conte Carlo da Correza che venga qui ad nuy, volimo per finché luy sarrà venuto qui et tornato indrieto non li debbiati dare graveza alcuna de tassa de cavalli (a) per lo loco de Casalpò et soe ville, et maxime tenendogli luy li soy cavalli como el fa. Et cussì volimo debbiati suprasedere de mandare cavalli al loco de Sancto Sisto per finché sarà dechiarato quello haverà ad fare. De tutto dechiaremo alla venuta del dicto conte Carlo, et si per caso havessivo mandati cavalli alli dicti lochi volimo li debbiati removere per finché haveriti da nuy altro in contrario. Data Mediolani, die xv maii 1451.
Cichus.


(a) de cavalli scritto in interlinea.