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765. Francesco Sforza a Foschino, Angelo e Contucio 1447 febbraio 4 Pesaro

Francesco Sforza scrive a Foschino, Angelo e Contucio di dare in possesso a Sancristoforo, suo compagno, i beni di Albertazzo da Gandino e in affitto e usufrutto quelli stessi beni che Albertazio aveva a tale titolo. Altrettanto vuole avvenga per i beni del cancelliere ducale Amedeo, che verranno dati a Giovanni Ungaro. Vuole, infine, che forniscano frumento e biade alla gente d'arme là sistemata.

[ 172v] Foschino, Angelo et Contucio.
Volimo che mettate impossessione de tutti li beni de Albertatio de Gandino, Sanchristofaro, nostro compangno, tanto delli beni del dicto Albertacio, quanti de quelli luy tenia ad afficto et che li goda et usufructe como faceva esso Albertacio.
Item volimo mettate impossessione de tucti li beni tenia Amadio, nostro cancellero, Iohanni Ungaro, nostro homo d'arme, et che li habbia in quello modo goda et usufructe como facia dicto Amadio. Ulterius como per altre ve habbiamo scripto, cossì per questa ve replichamo che vuy vedati per qualche modo trovare delli frumenti et biade per quelle nostro gente d'arme che sonno dal canto dellà et vuy promettati per nuy fare boni dicti frumenti et blade sopra li datii, perché intendino alle prestanze che darimo retenerli tanti dinari che montaranno li frumenti et biade haverano havuti. Data (a) Pisauri, iiii februarii 1447.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Segue Mediolani depennato.