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780. Francesco Sforza al capitano della Martesana 1451 maggio 20 Milano

Francesco Sforza ordina al capitano della Martesana e ai consoli della terra e del vicariato di Vimercate di sapere con certezza perché i tre carri che erano a Cassano sono spariti. Se fosse colpa di quei di Vimercate, qualsiasi benevolenza ducale verrebbe revocata. Comunque, al capitano della Martesana chiede diligenza e verità, perché vuole sapere il motivo per cui ciò è avvenuto.

[ 175v] Capitaneo Martesane, necnon consulibus et hominibus terre Vicomercati et vicariatus eiusdem.
Da Bartolomeo da Cremona, quale tenimo sopra lo lavorerio che facimo fare ad Cassano, siamo advisati como le tre carra quale havevati mandate ad Cassano se sono fugite dal lavoro et tornate ad casa; della quale cosa ne maravigliamo grandemente et non sappiamo donde se proceda questo aut per deffecto vostro aut per defecto d'altri. Et perché questa cosa ne sta ad cuore, vogliamo in ogni modo sappere et intendere la certeza de questa cosa como è passata, perché doveti pure pensare che quella opera è cossì bene vostro como nostro proprio, certificandove che se sarà proceduto da voy che le dicte carra se siano fugite per vostra casone, da mo' ve dechiaremo che ogni gratia et exemptione che ve havissimo facta noy ve la revocaremo et darimove ad intendere haverite facto male ad havere facto fugire dicte carra et fare cossì puocha stima de noy, como monstrati fare. Et essendo questa cosa proceduta da altre persone, pure ne vogliamo essere chiari; siché, sia la cosa como se voglia, vogliamo che tu, capitaneo te debbi diligentemente informare della verità et per toa lettera advisarne del vero. Et questo non manchi per quanto hay ad cara la gratia nostra. Et oltra ciò vogliamo et commandamove strectamente che subito, recevuta questa, debbiati mandare dicte tre carra al dicto nostro lavorerio de Cassano remossa ogni casone et exceptione, et che gli sia proveduto per modo che gli possano stare. Et questo non manchi per quanto haveti ad cara la gratia nostra, rescrivendone ti, capitaneo, della receptione delle presente. Mediolani, xx maii 1451.
Cichus.