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821. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1451 maggio 25 Milano

Francesco Sforza comunica al luogotenente di Lodi di avere concesso la grazia ai fratelli Marcabotto per le offese fatte contro di lui, e il cavalero e gli sbirri. Vuole che il podestà conceda egli pure la grazia.

[ 184r] Locuntenenti Laude.
Sono stati qui ad noy Zohanne et Bassano Marchabotto et inteso quanto ne hanno dicto del fallo loro commisso contra ti, zoè in non haverte obedito et etiam del acto facto contra el cavalero et soi sbirri. De tutto restamo advisati, et avendoce loro domandato gratia che gli vogliamo perdonare, dicendone che sono malcontenti de quello è seguito, et cetera, et etiam ad preghiere de altre persone, siamo remasti contenti farli dicta gratia. Et cossì volimo et commandiamote che de tutto quello fosse sequito per dicta casone contra dicti fratelli et soi parenti et amici sia cassato et annulato et che dicta nostra gratia gli sia observata inviolabilmente et che non gli sia dato impazo né impedimento alchuno per dicta casone, perché per questa volta gli habbiamo liberamente perdonato. Et cossi diray al potestate nostro de quella cità che non procedi più oltra, né voglia recognoscere altro sopra questo facto, per quanto ha ad cara la gratia nostra. Et questo fati non manche. Mediolani, xxv maii 1451.
Cichus.