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84. Francesco Sforza agli Anziani e al Gonfaloniere di giustizia di Lucca 1451 gennaio 20 Lodi

Francesco Sforza comunica agli Anziani e al Gonfaloniere di giustizia di Lucca il suo disappunto per il comportamento delle truppe sforzesche, anche se operano sotto i comandi dei fiorentini. Comunque, a testimonianza di quanto ne sia dispiaciuto, il duca ha mandato il cancelliere Simone per dolerse cum quelle nostre gente.

[ 35v] Ancianis et Vexilifero iusticie comunis luchani.
Per alcuni non boni portamenti quali sentiamo vi sonno stati facti per quelle nostre gente sonno venute de là, li quali ne sonno stati et sonno tanto dispiazuto quanto dire se possa al mondo, quantunche per altre nostre littere vi habbiamo scripto, noy non se habbiamo ad impazare in quella impresa, perché quelle gente sonno paghate dalli Signori fiorentini et a loro obligate, pur non è nostra intencione che habbianno facto né fazanno cosa vi sia molesta, perché la voluntà et disposicione nostra è de havere et tenere le cose vostre per nostre et cossì vuy tegnate le nostre per vostre. Et per questo mandiamo ser Simone, nostro canzelario, per dolerse cum quelle nostre gente et cum quelli che sonno stati casone di questo et per remediare a tali errori et chiarirne anchora a bocha più chiaramente del dispiacere habbiamo havuto de questo et etiam per farvi chiarissimi della optima mente et desposicione nostra verso vuy et le cose vostre. Siché piaceve credergli quanto a noy proprii. Laude, xx ianuarii 1451.
Cichus.