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842. Francesco Sforza al podestà, al referendario e ai Presidenti agli affari di Piacenza 1451 maggio 26 Milano

Francesco Sforza ordina a podestà, referendario e Presidenti agli affari di Piacenza di dare all'ebreo Israele sicurezza del tempo in cui gli si ridarrà la notevole quantità di denaro dei quali è creditore della città.

Potestati, referendario et Presidentibus negotiis Placentie.
Israelo, ebreo habitatore de quella nostra cità, ce ha significato che de bona ragione debe havere da quella nostra comunità ona tovele (a) quantità de denari, deli quali richiede satisfacione, et honestando el facto suo domanda che saltem de presente siano facte et concluse le sue ragioni et se de presente non po' essere satisfacto che almancho ficia facto cauto de satisfarlo a tempo de duy o tri anni, o piutosto s'el se poterà che a noy pare tanto honesto che non se gli possa denegare, perché ad niuno è da negare iustitia. Pertanto ve committimo et volimo che faciati vedere et concludere le ragioni d'esso Israelo, ita ch'el sappia quanto debia havere et subsequenter gli faciati dare chiareza che ad tempo sirà integramente satisfacto, salvis semper pecuniis dela fabrica, li quali non se debeno movere se non segondo l'ordini già dati. Mediolani, xxvi maii 1451.
Cichus.


(a) Così in A.