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862. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1451 maggio 31 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Pavia intervenga presso Boniforte da Zuccaro, se già soddisfatto di quanto dovutogli, perché dia ai suoi uomini quello che a loro spetta. Se, però, Boniforte fosse ancora in credito con Pavia, questa intervenga ad contentare li decti poveri homeni.

Potestati Papie.
Da certi poveri homeni n'è sporto una supplicatione introclusa contra Boniforto da Zucharo, per la quale rechiedono essere satisfacti per lo suo servito in campo, come intenderai per essa supplicatione et per relatione loro. Et perché è debita cosa che essendo per la comunità nostra de Pavia satisfacto al dicto Boniforto et a Pasquino, suo figliolo, segondo le conventione havute, debbia etiandio lui satisfare ali poveri homeni, te commectiamo et volimo essendo cossì provedi che omnino li sia satisfacto de quello debono havere; se etiandio la comunità fosse debitrice, volimo la conforti et persuadi ad contentare li decti poveri homeni, come è conveniente et debito. Mediolani, ultimo maii 1451.
Cichus.