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867. Francesco Sforza al podestà di Milano 1451 giugno 1 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Milano di immettere, per il valore di 1000 ducati, il connestabile ducale Gaspare da Sessa nei beni immobili di Antonio da Cantone, cancelliere del connestabile, che se ne è fuggito con denari, roba e cose di detto connestabile.

Domino potestati Mediolani.
Perché allo strenuo conestavele nostro Gasparro da Sexa è fugito uno suo cancelliero chiamato Antonio da Cantone et portato via sui denari, robba et cose che ascendono al valore de ducati mille, cioè 1000, vel circha cioè mille septecento libre in denari id est 1700, quale gli havemo facto numerare noy et tanta altra robba et cose che ascendono alla dicta summa de ducati mille et epso cancelliero ha sue possexione, cose et bieni, qui in Milano et nel ducato. La quale fuga è cosa multo male facta et ad nuy despiace grandemente. Però volemo, te mandiamo et commettemo che, exceptionibus, cavillationibus et longitudine ommissis, summarie et de plano, sine strepitu et figura iuditii, debbi consignare et fare consignare tanto de quello de epso Antonio ad epso Gasparro, vel agenti pro eo che ascenda alla summa predicta. Et questa è la intentione nostra, la quale observarai sumamente. Mediolani, primo iunii 1451.
Facendo mettere incontinenti alla possexione de ogni sui bieni immobili et mantenere alla possexione de epsi. Data ut supra.
Cichus.