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885. Francesco Sforza al povveditore di Rivolta 1451 giugno 3 Milano

Francesco Sforza scrive al povveditore di Rivolta di far sì che i suoi non si portino in terra sforzesca a tagliare e segare erbe e a fare fieno.

Provisori Rippalte Sice.
Indendiamo che li vostri quali stano in la bastia de Rivolta dal canto de qua d'Adda, vengeno at togliere et segare herbe et fare feni in lo nostro terreno, la quale cosa siamo certi che non è de voluntà della illustrissima Signoria né etiamdio vostra. Considerato che la intencione et disposicione nostra è de bem vivere et vicinari con tutti quelli d'essa illustrissima Signoria, il perché ad ciò per tali costumi non habia ad seguire scandalo né inconveniente alchuno fra li nostri et vostri, che in quello caso saria contra ogni nostra oppinione et voluntà. Ve pregamo et confortiamo che vuy dati tale opera et fati cum effecto che gli vostri non vengano in lo nostro terreno ad tagliare herbe né fare feni como havimo dicto, la quale cosa advenga sia giustissima l'haverimo molto grata et accepta. Mediolani, iii iunii 1451.
Cichus.