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896. Francesco Sforza a Guglielmo di Monferrato 1451 giugno 6 Milano

Francesco Sforza nuovamente, dopo il vano tentativo di un messo ducale, chiede a Guglielmo di Monferrato di far restituire i due cavalli sottratti ad Antonino de Fiascho da un famiglio fuggito lì presso Antonio Spinola.

Illustri domino Gulielmo de Monteferrato.
Per altre nostre littere vi havimo scripto che vi piacesse volere fare restituire ad Antonino de Fiascho, nostro famiglio, quelli doi cavalli che li menò via uno suo famiglio, el quale fugitivo se aconzò con Antonio Spinola vostro compagno, et lo dicto Antonio ha in casa soa li dicti doi nostri cavalli; et essendo retornato lo messo che portò le nostre littere dice non havere possuto havere dicti doi nostri cavalli, dela qual cosa alquanto ce maravigliamo et parce che simile cose non se devevano fare tra uno amico et l'altro. Et perché noi non intendimo perdere li dicti doi cavalli, habiamo deliberato rescrivervi questa altra nostra lettera pregandovi vogliati fare restituire al dicto Antonino li dicti cavalli o a qualuncha altro messo presente portatore, como volo et rechiede il dovere et la honestà, altramente ad noi serà necessario per rehavere la robba nostra provedere per quelle vie meglio ne parerà de fare che lo dicto Antonino rehabia li dicti doi soi cavalli o la valuta d'essi. Et questo sì per la honestate et dovere, sì etiam per l'honore nostro ad noi serà forza farlo, siché ad ciò che per li dicti cavalli non habbia ad seguire inconveniente alcuno fra noi et voi. Iterato vi preghiamo il ne piaza farli restituire, del che ultra ch'el debito et honestate voglia sia cossì pur ne fariti cosa grata et accepta assai. Mediolani, vi iunii 1451.
Cichus.