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902. Francesco Sforza al duca di Savoia 1451 giugno 6 Milano

Francesco Sforza comunica che Antonio da Cantono, cancelliere del condottiero Gaspare da Sessa, se n'è fuggito, oltre che con altre cose, anche con 500 ducati, datogli per la sua compagnia. Il luogotenente sabaudo di Vercelli ha fatto arrestare detto Antonio, da cui però neppur lo stesso Gaspare è riuscito a riavere i soldi rubati, soldi che lo Sforza spera si riabbiano tramite l'intervento del duca di Savoia.

Duci Sabaudie.
Dal strenuo Gasparro da Sessa, nostro condutero, alli dì passati s'è fugito uno Antonio da Cantono de questa nostra iclita cità, suo canciliero, et gli ha portato via ducati cinquecento gli havevamo dato per provedere alla sua compagnia et altre robbe del dicto Gasparro, quale Antonio per rispecto de certe nostre littere è stato distinuto per lo locotenente vostro de Verzelle et messo sotto bona guardia, della qual cosa rengratiamo la signoria vostra. Tamen essendo andato el dicto Gasparro lì ad Vercelle per haver li dicti dinari et robba sua, non ne ha potuto haver niente. Il perché manda dalla signoria vostra cum questa nostra lettera, la quale pregamo strectamente gli piacia scrivere al prefato suo locotenente de Verzelli taliter ch'el proveda al dicto Gasparro sia integramente satisfacto dal dicto Antonio, olim suo cancelero, delli dinari et d'ogni altra cosa gli restasse a dare et havesse asportato (a) via del suo et non sia relaxato donec el dicto Gasparro sia contento et satisfacto, perché cussì farissimo anchora nuy ad quilli della signoria vostra. Data Mediolani, die sexto iunii MCCCCquinquagesimo primo.
Cichus.


(a) Segue via aggiunto in interlinea.