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906. Francesco Sforza a Vannino 1451 giugno 6 Milano

Francesco Sforza scrive a Vannino che non ha nessuna difficoltà a che dia una sua figlia in sposa a Canzone, balestriere ducale, informandolo che se non acconsentirà al matrimonio gli farà cosa molto molesta.

Vannino, Antonio et Zulio de Comero de terra nostra Castri Novi Bucce Abdue.
Essendo stato rechesto da ti Vannino per parte de Canzone, nostro balistrero, che gli volessi dare una tua figliola per sua donna et sposa, perché per alcuni de vuy gli sia stato dicto che non se ne debbia impazare né fare dir più niente, et perché nuy amamo et havimo a caro lo dicto Canzone quale longo tempo si è alevato et stato continuamente apresso de nuy, averissimo a caro che vuy volissivo esser contenti de dare dicta figliola al dicto Canzone, nostro balestrero, per sua donna et mogliere, advisandove che se lo fariti nuy l'haverimo molto grato et cussì non lo facendo ne fariti cosa molto molesta. Siché per ogni rispecto dicemo et caricamove vogliati dare dicta pucta al dicto Canzone, nostro balistrero, et dilliberando pur vuy de compiacere et de non lo voler fare, vogliati advisare de vostra intentione et isto interim non vogliati far altro d'essa pucta senza nostra licentia. Mediolani, die vi iunii 1451.
Cichus.