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928. Francesco Sforza a Giovanni Angelo da Bologna 1451 giugno 8 Milano

Francesco Sforza scrive a Giovanni Angelo da Bologna di interessarsi di quel tumulto molto cautamente, avvisando di ogni cosa se scopre come è avvenuto.

Iohannis Angello de Bononia.
Havemo receute toe littere et quelle intese, non accore a dire altro, si non che al facto de quello tumulto attenderay quanto più cautamente poteray, senza mancha demonstratione si può fare et cum honestà, siché se trove como la cosa è passata et advisarne ad plenum de ogne cosa. Apresso te mandiamo le littere dey nostri Magistri delle intrate, quale sono per el vivere tuo et per el facto dela toa andata. Alle altre parte se contengono in le toe littere non accore ne respondemo altrarmente, si non che te havemo inteso. Mediolani, viii iunii MCCCCL primo.
Cichus.