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929. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà d'Alessandria 1451 giugno 7 Milano

Francesco Sforza loda il luogotenente e il podestà d'Alessandria per l'aiuto dato a Giovanni Giappano per i lavori della cittadella e vuole che per l'avvenire facciano altrettanto. Ordina, poi, che la città ricuperi i denari necessari per soddisfare il condottiero Antonello Dal Borgo.

[ 207v] Locumtenenti et potestati Alexandrie.
Molto ne è stato accepto et grato havere inteso per Gandolfo da Bologna, nostro famiglio, la promptitudine vostra, quale demonstrate continuamente in adiutare et in dare favore a Giovanne Giappano circha le opere che se fano in quella nostra citadella et che nel tuto sitti promptissimi, secundo che da esso Giovanne sitti richesti, dela quale cosa molto vi commendiamo et laudamo, perché non altramente haviti facto, como fermamente havemo da voi creduto. Confortandovi che simile promptitudine vogliati usare per lo avenire in dare ogni expediente adiuto ali lavorerii della dicta nostra citadella, secundo che vi richederà dicto Giovanne, non altramente facendo, como haviti facto fin a mo', siché meritiati degnamente ogni commendatione da nuy. Ceterum, perché Antonello dal Borgo, nostro conduterio, se lamenta non podere conseguire li suoy denari, quali li havimo assignati là per casone de certa differentia che sta fra quelli nostri citadini, vi commettiamo et volimo che debbiati omnino fare che quella comunità recupererà essi dinari per satisfare al dicto Antonello et anche alli altri, a chi sono assignati et poi, se farà loro citadini è differentia alcuna fra loro, se la dicidano al tempo. Data Mediolani, die vii iunii 1451.
Cichus.