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942. Francesco Sforza al capitano di Casteggio e a Giovanni Centoni 1451 giugno 9 Milano

Francesco Sforza ordina al capitano di Casteggio e a Giovanni Centoni di punire esemplarmente i malfattori che hanno commesso insolenze contro l'esattore mandato a Broni.

Capitaneo Clastigii et domino Iohanni Centono.
Essendo mandato uno exactore ad Brone per scodere denari de certi debitori dela Camera nostra è stato tractato dali nominati in la interclusa cedola in la forma intendirite, et perché non intendiamo comportare simile presumptione, perché comportandola se daria materia ali malfactori de fare pezo un'altra fiada et non se trovaria exactore che se volesse più intromettere ad tale officio, che tornaria in preiudicio d'essa Camera nostra, vi commectimo et volimo che trovando li malfactori procedati contra d'essi, servata et non servata la forma de statuti et deinde li puniati como vole la rasone, in modo siano exempio ad altri de non commectere simili errori et insolentie. Mediolani, viiii iunii 1451.
Cichus.