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944. Francesco Sforza ad Alberto Santo da Trezzo 1451 giugno 9 Milano

Francesco Sforza ordina ad Alberto Santo da Trezzo di costringere gli abitanti delle ville circunstanti a rifare le case di Paolo Arcelli e del figlio, bruciate e derubate.

[ 210v] Alberto Sancto de Tricio.
Havendo noy molto molesto lo incendio, robaria et novitate facta al nobile Paulo de Arcelli et soy figlioli in la villa della Sale, et disposti omnino che le sue case siano refacte et la robba restituita, volimo et sì te committiamo et mandiamo expresamente che veduta la presente astrenze quelle ville circunastanti, le quale sono state ad dirupto, incendio et robaria, ad refare le dicte case d'essi Paulo et figliolo, nel modo et forma erano de prima senza altra dilactione et exceptione et cossì gli faci restituire tutto quello gli è tolto. Essendo per nostra parte con la magnifica madona Luchina dal Verme et dicendoli como ad grande displicentia havimo havuto tale novitade et pertanto induca per ogni modo esse ville ad refare le case et restituire la roba como è dicto, perché cossì è de nostra finale intentione. Et però anchora tu te deportaray cossì che non habiamo casone de reiterarte altre littere per questo facto, ma zò che scrivimo sia virilmente exequito. Mediolani, viiii iunii 1451.
Andreas Fulgineus.