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976. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvi e a Stefanino Zaccaria 1451 giugno 13 Milano

Francesco Sforza scrive ad Angelo da Caposilvi e a Stefanino Zaccaria, podestà di Casalmaggiore, di fare di tutto per avere il casamento, presso la fortezza, già del padre di Amadio, cancelliere ducale. Informa Stefanino che scrive al famiglio ducale Antonio da Desio di condurre da Reggio del frumento in modo da averne settantuno staia per poterlo distribuire come gli è stato detto.

[ 218v] Angelo de Caposilva et Stefanino de Zachariis, potestati Casalis Maioris.
Vedento quanto ne ha haute scripto de quello casamento che altra volta el padre de Amadio, già nostro cancellero, fece fare presso ad quella nostra forteza de Casalmazore, dicemo che acteso quello voi scrivite per aconzo et comodità dela dicta forteza siamo contenti et così volimo che vedati per ogni modo de havere lo dicto casamento per quella via che migliore vi pare promectendogli che noi farimo per modo che non havirà niuno casone de lamentarse. Del frumento che tu, Stefanino, hai havuto de Marcho Carima remanemo advisati quello che ti mancha per fornire quella quantità tu sai, che è, computato ogni cosa, stara lxxi, scrivimo per la inclusa ad Antonio da Dexio, nostro famiglio, lo quale deve condure suso da Regio certo frumento, che tene via le dicte stara lxxi alla mesura piasentina, siché vedi de haverlo et destribuirlo como per altre nostre te havimo scripto et ordinato, advisandoti che mazore quantità de questa non ti ne possemo far dare, perché lo havimo destribuito tucto fra le nostre zente d'arme. Mediolani, xiii iunii 1451.
Cichus.