Registro n. 5 precedente | 101 di 250 | successivo

101. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme 1451 giugno 30 Lodi.

Francesco Sforza chiede a donna Luchina di ordinare ai suoi uomini di pagare la tassa dovuta alle genti d'arme per evitare loro reazioni danneggiando le biade.

[ 23v] Domine Luchine de Verme.
Ce ha significato con querella il nobile Gabriello Malvicino che, siando alcuni homini deli vostri r(e)trogradi et renitenti a fare il dovere, per li beni hano nel luocho de Zenevrelo, alle gente d'arme chi hano li loro taxe lì, et per questo havendeli facto novitate esse gente et taliate alcune herbe, sono postea andati essi vostri homini in vendeta ad tolire le biave (a) de dicto Gabriello o soi homini, quali non gli hanno colpa. Et dubitandosse esso Gabriello che per questi inconvenienti, et maxime che le gente d'arme menazano de bursare le biave chi non li fa el dovere, non intervenga scandolo, richede che vi piaza ordinare che l'homini vostri contribuiscano per quanto gli tocha aciò che, contribuendo qualunca per la ratta sua, el carico sia supportabile et cessarà la cagione de scandolo. Per la qual cosa vi confortamo quanto più possimo che cossì vogliati fare. Ex Laude, ultimo iunii 1451.
Cichus.

(a) Seguono che per questi incovenienti depennato