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111. Francesco Sforza al vescovo di Parma 1451 luglio 6 Cremona.

Francesco Sforza chiede al vescovo di Parma che il beneficio della chiesa parmense di San Marzolino, lasciato vacante dalla morte di frate Giovanni Battilanni, venga assegnato a don Niccolò, nipote di Caprazucca.

Domino episcopo Parmensi.
Intendimo vacare certo beneficio in quella nostra cità in la chiesia de Sancto Marzolino per la morte de uno frate Giohanno delli Baptilanni, quale è novamente passato de questa vita. Et perchè siamo informati che dicto beneficio è patronato, el quale haveressemo caro farle conferire in don Nicolò, nepote de Caprazucha, conestabile del ponte nostro Domicilie de quella nostra cità, per compiacere al dicto Capraçhucha per respecto delli meriti soy infiniti et fede soa, confortiamo et pregamo la paternità vostra voglia havere da sì el patrono d'esso beneficio, et per parte nostra confortarlo et per ogni via indurloa fare la electione d'esso in el prenominato don Nicolao. Et facta dicta electione, voglia la paternità vostra fargli la confirmatione cum quelle solemnitade che se gli rechiede et, se pur dicta electione fusse facta in qualcuno altro, confortiamovi non vogliati aliquo modo procedere in la dicta confirmatione; imo soprastariti et quantum vi parerà cum honestà induziti dicto patrono a fare nuova electione in el dicto don Nicolò, el che havirimo nuy gratissimo, perchè dessideramo fare bene al dicto Caprazucha et nipoti, ali quali per la loro fide gli siamo admodum attenuti. Data Crremone, die vi iulii 1451.
Cichus.