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127. Francesco Sforza a Pietro Visconti (1451 luglio 8 Casalmaggiore.)

Francesco Sforza nega al consigliere ducale Pietro Visconti di assentarsi da Milano a causa della peste perché sarebbe un disperdere i membri del consiglio segreto,ciò che il duca non vuole.

Domino Petro Vicecomiti militi et consiliario. (a)
Respondendo ad una lettera per la quale ne rechiedeti licentia de potervi absentare da Milano per casone della peste, dicimo che non ne pare dovere concedere essa licentia per partirve de lì perchè sarria uno dare materia alli altri compangni vostri del Consiglio nostro secreta (b) che ne rechiedesseno el simele et in questo modo l'uno andaria in qua et l'altro in là et remaneria disfacto esso Consiglio. Et considerando nuy quanto è importante el prefato Consiglio, nuy ce cerchamo tenerlo insiema piutosto cha de(v)iderlo, ma vi confortiamo hinc ad fare tutte quelle bone et dilligente provisione che se ponno sichè ve possiati conservare salvo et securo da essa contagione. Data ut supra.
Cichus.

(a) Segue nostrodepennato.
(b) Così in A.