Registro n. 5 precedente | 131 di 250 | successivo

131. Francesco Sforza a Francesco Maletta 1451 luglio 9 Casalmaggiore.

Francesco Sforza vuole che Francesco Maletta si attenga a quanto richiede "el dovere et la rasone" nella vertenza tra madonna Antonia e l'erede di Ludovico de Posizioni.

[ 31r] Francisco Malete.
E' venuta qua da noy madona Antonia che fu figliola de quondam Giovani da Marano, qua- le fu nostro citadino de Parma, molto aggravandossi per casone della differentia vertente fra ley per una parte et la herede de quondam Ludovico di Positioni, olim citadino nostro similmente di Parma per l'altra parte, dela quale credimo sii pienamente informato, perchè dice dubitare non gli sia facto manchamento nele rasone soe per lo favore tuo. Ala quale, benchè nuy li havimo resposto che non debbia dubitare perchè non gli serà facto mancha- mento alcuno in esse soe rasone nè contra el dovere non serà favorezata la soa parte adversa per ti; del che l'habiamo certificata, perchè cusì intendiamo non lassargli fare preiudicio contra rasone, non di mancho a satisfactione soa ti commettiamo et volimo che non proceda ad far cosa alcuna contra essa, non, ma tanto quanto vole et rechiede (a) et vole el dovere et la rasone nè volimo fazo cosa alcuna per la quale se possa essa lamentarse essere favorezata la dicta soa parte adversa contra la rasone. Et questo observaray inconcussamente. Data Casalis Maioris, die viiii iulii 1451.
Cichus.

(a) Segue rasone depennato.