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134. Francesco Sforza a Giovanni de Agnelelis da Bologna 1451 luglio 10 Casalmaggiore.

Francesco Sforza informa Giovanni de Agnelelis da Bologna che manda tre per metterli a confronto con quelli li hanno accusati. Comunica che uno di loro, Bartolomeo, ha dato garanzia di 500 ducati di non allontanarsi da Cremona: vuole che lo si lasci andare "per la terra", mentre gli altri due siano tenuti sotto vigilanza.

[ 32r] Domino Iohanni de Agnelelis (a) de Bononia.
Ad quelli tre de questa terra habiamo mandato questa nocte lì da voy perchè stiano ad paranghone cum quilli l'hanno imputati volemo non faciati altra molestia nè novità in la persona se altro non ve scrivemo, ma metteretili al paranghone et faritili aboccare asseme acciò la veritate si trovi et de poy, secondo trovarite, daritine aviso. Bartolomeo Tanacha, uno deli predicti tre, perchè ce ha facto dare securtà qui de 500ducati de non partirse de lì da Cremona et de presentarse denanti da voy o dove li ordinarite tante fiade quanto morite, volemo non lo tenghate altramente substenuto, ma lo lassiate andare per la terra facendo il paranghone de luy como havemo dicto, et similiter de l'altri senza fare altro dispiacere, eo magis perchè sentemo sonno imputati ad torto et che lo dicto Bartolomeo era tenuto nostro servitore et operatose in nostro servitio ale fiade. Data Casalismaioris, x iulii 1451.
Li altri doy deli tre teneretili pur sotto bona custodia per fin altro non vi scriverimo, ma Bartolomeo pò andare (b) per la terra sotto la securtà ha dato.
Andreas Fulgineus.

(a) Corretto su Angellis cancellato.
(b) Segue pel depennato.