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152. Francesco Sforza al capitano del Lago Maggiore 1451 luglio 12 Cremona.

Francesco Sforza comanda al capitano del Lago Maggiore di lasciar libero il famiglio di Antonio Eustachio, Martino da "Cassagnio", fermato con la motivazione che portava armi e sequestratigli tre sparvieri. Ordina che tutto gli venga restituito con la garanzia pretesa.

[ 37r] Capitaneo Lacus Maioris
In li dì passati mandando verso el Laco Maiore lo spectabile cavalero misser Antonio de Eustachio, nostro compare, uno suo famiglio giamato Martino da Cassagnio cum sua lettera per rechatare una syra de sparaveri iudas et tornando indreto cum tre sparaveri quando el fo a Palanza uno Andrea da Casal, vostro officiale in quelle parte, ha pigliato dicto Martino et halo meso in presone et toltoli essi sparaveri dicando che lui portava arme et che per la dicta casone era caduto in pena de deci fiorini. Et tandem se l'ha devuto usire fora de presone gli ha bisognato dare securtade. Et pertanto, atteso che lui andava per comprari dicti sparaveri et che havea littera d'esso misser Antonio, como vui porriti intendere, volimo et cossì per questa ve comandamo che nonobstante che lui portasse arme, le quale lui portava in transito, como è usanza, gli fati rendere liberamente dicti sparaveri et ogni altra cosa gli fosse stata tolta, facendoli cassare ogni segurtà che lui havesse data per questa casone et respondendolo in pristino grado et stato. Cremone, xii iulii 1451.
Cichus.