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173. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 luglio 17 Cremona.

Francesco Sforza comunica ai membri del Consiglio segreto le vicende tra gli uomini di Annone e quelli di Cerro e della Rocchetta e della conclusione non rispettata nonché della nuova che si spera venga osservata.

Dominis de Consilio secreto.
Per una vostra data a xvi del presente, restamo avisati de quello ve ha scripto lo illustre signor marchese de Monferrà et dela resposta gli haveti facta quale n'è piaciuta. Nondi- meno aciò siati meglio informati de là, come l'è passata, et sapiati che rispondere, ve avisamo che li dì passati quantunche in la differencia vertente tra quilli de Annono et quilli de Cerro et dela rocheta fosse data sententia in favore de quilli de Annono per misser Rafaelo da Buseto et Zorzo de Annono, nondimeno quilli dal Cerro et dela rocheta feceno certe novitate contra quilli de Annono in correre a casa sua cum cente (a) d'arme et fare presoni et de l'altre cose deshoneste, donde ne seguireno certi scandali, perchè quilli de Annono se volesseno defendere et ne forano feriti et morti parechii de quilli del signor marchese. Per la qual cosa la signoria sua mandò tre ambasatori dal nostro locotenente de Alexandria [ 40v] quale se retrovava de Annono per questa casone et lì se vene a certe conclusione che se dovessero levare le offese et removere le zente da l'una parte et da l'altra, quale erano poste in le terre per questa casone. La quale conclusione ne piaque et scrissemo al nostro locotenente che la dovesse exequire. Dal canto nostro et similmente confortassemo el prefato signor marchese gli piacesse fare quello medesimo, avisando la signoria soa che nuy eramo contenti che lei intendesse et decidesse queste tale diferencie. Da poi in qua non ne havemo inteso altro, et ne maravigliamo ch'el signor marchese ve habia scripto circa ciò essendo la cosa passata como è dicto. Vuy intenditi el tuto, fatili mò quella resposta ve pare expediente. Da l'homini de (b) Voghera havemo recevuta la introclusa lettera circa la descriptione di gualdi et ve la mandamo, aciò gli possiati provedere como ve parerà. Cremone, xvii iulii 1451.
Cichus.

(a) Così in A.
(b) h di Voghere in interlinea.