Registro n. 5 precedente | 179 di 250 | successivo

179. Francesco Sforza a Francesco Maletta 1451 luglio 18 Cremona.

Francesco Sforza ordina a Francesco Maletta di riferire al vescovo di non preoccuparsi per il conferimento dei benefici di cui gode il morituro Zaccaria Zabollo, perché ha già pensato lui di assegnarli ad Agnolino, figlio di Giovanni Zabollo.

Francisco Malette.
Te avisamo como nuy havimo facto promessa ad Agnilino, figliolo de Zohanne Zabolo, no- stro citadino parmesano, del canonicato della pieve de San Martino de Azola, del canoni- cato della pieve de San Donnino de Monticulo et del clericato in la chiesa parochiale di San Nicolò di quella nostra (a) cità, li quali possede et tene misser Zacharia Zabolo, quale mò intendimo esser molto agravato de infirmitade et sta per morrire. Pertanto, achadendo la morte del predicto, volimo che non te ne impazi altramente ma ben volimo che dighi per parte nostra a quello reverendo monsignore misser lo vescovo, per quanto specta a luy, non se ne debia altramente impazare per comfirirli ad altri, avisandolo de questa nostra intentione. Data Cremone, die xviii iulii 1451.
Cichus.


(a) Segue terra depennato.