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181. Francesco Sforza al vescovo di Parma 1451 luglio 18 Cremona.

Francesco Sforza dice al vescovo di Parma di aver già provveduto al destinatario dei benefici di cui è investito il morituro Zaccaria Zabollo.

[ 42r] Episcopo Parmensi.
Advisamo la paternità vostra che se achaderà la morte de misser Zacharia Zabollo, cita- dino nostro di quella nostra cità, quale intendimo essere molto gravamente infirmato, nuy havimo facto promissione al figliolo de Iohanne Zabolo, chiamato Agnelino, delli benifitii che esso misser Zacharia possede et tene, cioè del canonicato de plebe Sancti Martini Azola, del caninonicato im plebe Sancti Donini de Monticulo et del chlericato in ecclesia parochiali Sancti Nicolay di quella nostra cità. Pertanto, acadendo la dicta morte, comfor- tiamola et prigamola per quanto specta a sì non se voglia movere a comferrire dicti benefitii ad altri nè a farne novitate alcuna, perchè possiamo mandare ad effecto la promessa nostra; el che haverimo molto caro. Data Cremone, die xviii iulii 1451.
Cichus.