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19. Francesco Sforza a Bartolomeo da Correggio e Gracino da Piscarolo 1451 giugno 14 Milano

Francesco Sforza ricorda a Bartolomeo da Correggio e a Gracino da Piscarolo d'essere venuto a una composizione con Rosso da Valle per la quale, grazie all'intervento del referendario, Roberto Sanseverino convenne con il pavese Bertolino Tacone, cognato del Rosso, di pagare il dovuto a Roberto, a Fiasco e ad Antonio Astolfo, vicario generale ducale. Pagò la prima quota di duecento ducati, rimettendo le altre rate "in certi termini". alla scadenza, però, del secondo termine, bertolino ricusa di pagare. lo costringano, personaliter et realiter, ad attenersi a quanto promesso.

[ 5v] Domino Bartholomeo de Corigia, Gracino de Piscarolo.
A dì passati, ad complacentia del magnifico nostro nepote Ruberto da San Severino, al quale avendo assignato mille ducento ducati d'oro sopra la condempnatione del Rosso da Valle, condesendesimo ad componere cum esso Rosso; et cussì el dicto Roberto, per intercessione de ti referendario, fece compositione cum Bartholino Tacone, citadino de Pavia et cungnato del dicto Rosso, qual promise a suo nome, cioè, che pagando l'asignatione sua al prefato Ruberto, ad Fiasco et ad misser Antonio de Astolfo, nostro vicario (a) generale, da nuy fusse quietato de tutto quello se gli potesse domandare per essa conventione; unde esso Bartholino promise instanti de pagare ducaty ducento et el resto a certi terminy, segondo che per quella compositione dovity essere informaty. Al presente ci è referito che, nonobstante habia havuto da nuy quella quietatione per nostre patente lettere ha saputo domandare et signata de nostra mane et tale che pienamente satisfa al preposito suo et havendo esso Bartholino satisfacto al pagamento del primo termine cioé de ducati ducento, essendo passato el termine secondo, el prenominato Bartholino (b) non solum è negligente et retrogrado, ma recusa de pagare segondo le conventione et promesse sue, cum incomodo del prefato nepote nostro et in vilipendio nostro. Pertanto, intendendo de voler provedere alle cose predicte volimo, et per questa ve commandamo, che habbiati denanty da vuy el prefato Bartholino, el quale recusando de pagare li denari sopra narrati et per luy promissi, lo costringiati realmente et personalmente per ogni via et modo che senza altra dilatione venga ad esser satisfacto ally prenominaty intregamente et senza exceptione alcuna, intendendo perhò per questo che, satisfaciando esso Bartholino segondo la compositione facta, gli assignaty tanti del li beny de esso Rosso de Valle, che asscendano alla summa della satisfatione delli prenominaty. Et in questo provedety per tal (c) modo che non intrevenga fallo veruno, cioé ch'elli prenominati non habbiano più casione de farne querimonia veruna. Data Mediolani, die xiiii iunii 1451.
Cichus.


(a) Segue gne depennato.
(b) Corretto su Bartholomeo.
(c) Segue modo in interlinea.