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203. Francesco Sforza a Pietro Maria Rossi 1451 luglio 20 Cremona.

Francesco Sforza ribadisce a Pietro Maria Rossi di rilasciare al condottiero ducale Giacomazzo quei possedimenti che ha nel territorio di Noceto che già erano di Niccolò Guerrero e concesse poi dal duca a Giacomazzo. Di tutto ciò ne ha parlato con Guido Lupo, suo podestà di San Secondo.

Petromarie de Rubeis.
Quantunche più volte ve habiamo scripto che volesti restituire al spectabile nostro conduc- tero messer Iacomazo da Salerno quelle possessione che sono in lo territorio vostro de Noceto, como iurisdictione et rasone quale teneva Nicolò Guerrero, perché al prefacto messer Iacomazo havimo per privilegii concesso Castelnovo cum tutto quello teneva dal Tarro in qua. Pur fina al presente dì non l'ha possuto havere. Pertanto ve replicamo de novo et caricamovi et volimo che subito gli vogliati fare restituire liberamente le dicte pos- sessione, perché nostra totale intentione è che esso messer Iacomazo golda interamente tutto quello goldeva Nicolò Guerrero. Et questo vogliati fare liberamente et senza excep- tione alchuna, né darne casone de replicarvi più. Circha le predicte cose, havimo conferrito con Guido Lupo, vostro podestà de Sansegondo, et dictoli alchune cose ch'el ve debia referrire per nostra parte ala relactione, del quale vogliati credere et dar piena fede, como faresti a noy proprii. Cremone, xx iulii 1451.
Cichus.