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204. Francesco Sforza a Melchione da Rimini 1451 luglio 21 Cremona.

Francesco Sforza ordina a Melchione da Rimini di consegnare al condottiero ducale Fiasco la fortezza di Tizano. Vuole che non tocchi cosa alcuna che sia propria della fortezza e manderà qualcuno con la copia della lista delle cose che ci sono per "vedere quello gli haveray lassato".

Melchioni de Arimino.
Fiascho, nostro conductero, manda là per torre la possessione de Tizano. Pertanto volimo che, havuta questa, gli consegni liberamente quella forteza et la terra senza exceptione et contradictione alcuna, et te mandiamo lo contrasigno che havimo con ti. Et como per altre nostre te havimo scripto, segondo siamo certi hay veduto, de novo te replicamo et dicimo che in lo facto dele municione et victualie che sonno in la dicta fortezza, te vogli deportare in modo che non habiamo casone iusta dolerse né lamentarse de ti, perché intendimo che tu scombri et levi via ogni cosa, et questo non è la intencione nostra et, quando cossì fosse, non te lo comportarissimo per modo alchuno. Ben siamo contenti che quelle cose che sonno veramente toe le levi via, et ne faci como te pare. De quello specta alla fortezza, non ne movere tanto che vaglia uno pontale de stringha per quanto hay cara la gratia nostra, avisandote che, como Fiascho haverà havuta la possessione della dicta fortezza, mandarimo uno nostro là cum la copia della lista, che noy havimo delle cose gli sono, ad vedere quello gli haveray lassato. Sichè questo havimo voluto dire perchè intendi la voluntà nostra. Data Cremone, die xxi iulii 1451.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.