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213. Francesco Sforza a Giovanni Filippo di Meliis 1451 luglio 21 Cremona.

Francesco Sforza scrive a Giovanni Filippo di Meliis, podestà di Piacenza, di avere perdonato, dietro supplica del famiglio ducale Giacomo da Piacenza, Antoniaccio di Belecti della Val Pecorara, omicida pacificatosi con la parte offesa.

Iohanni Filippo de Meliis potestati Placentie. (a) Havendoce cum grande instantia supplicato messer Iacomo da Piacenza, nostro dilectis- simo famiglio, vogliamo redurre ala nostra gratia et perdonare ad Antoniaccio di Belecti di Val Pecorara il delicto et homicidio per lui perpetrato in li dì passati, contra del quale il vostro offitio deve havere proceduto et li cui beni, como devoluti ala nostra Camera, donas- semo al dicto messer Iacomo. Siamo stati contenti per contemplatione soa perdonarli maxime stando (b ) fra le parte stata facta la pace. Mò messer Iacomo ce ha dicto et così per lo tenore dela presente liberamente perdonamo et da nostra gratia reducemo dicto Anto- niaccio volendo et comandandone che facciate cassare et anullare ogni bando et processo contra de luy per dicto homicidio formato et ch'el possa tornare et stare ad casa soa como prima. Deli soy beni lassarite disponere ad messere Iacomo al quale una fiada li donassemo secondo la voluntà soa. Cremone, xxi iulii 1451.
Andreas Fulgineus.


(a) Prima di Iohanni locun.
(b) Segue stato depennato.