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229. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 luglio 23 Cremona.

Francesco Sforza scrive ai membri del Consiglio segreto di fare provvedimenti per far fronte alla situazione creatasi, causa la peste a Lecco, ove "quasi tucto il populo se è absentato et la terra ....remasta sfornita de gente" e non vi è chi possa fare le opportune guardie.

Dominis de Conscilio nostro secreto.
Semo stati avisati al presente che per la condictione dela peste è nela terra nostra de Leccho quasi tucto il populo se è absentato et la terra per modo remasta sfornita de gente che non gli è chi possa fare le guardie opportune et ordinate. Per la qual cosa, siando dicta terra de grandissima importantia al nostro stato, como sapete, non vorressimo che per niente occorresse alcuno de sinistro et però nonobstante nuy scrivamo per l'alligata lettera al potestà et castellano nostro deli quali subito li mandarite che adtendino ala bona guardia d'essa, tamen, parendo ad vuy de fare circha ciò più una provisione che un'altra, faritela senza perdeli tempo alcuno. Data Cremone, xxiii iulii 1451.
Andreas Fulgineus.