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68. Francesco Sforza al commissario di Oleggio 1451 giugno 23 Milano.

Francesco Sforza impone al commissario di Oleggio di trattare con riguardo Filippo Borromeo e i suoi uomini in modo che non abbiano a sopportare un qualsiasi onere in più del dovuto.

[ 17v] Comissario Olegii.
Havemo preso una grande displicentia de una querella qual ne ha facta el magnifico conte Filippo Bonromeo di facti vostri dicendo che voleti gravare le littere et homini suoi de logiamento de cavalli ultra la taxa che gli è data. Et certamente ne maravigliamo de vuy che servati simili modi perché, como sapeti, non è homo da tractare egualmente ali altri per la affectione et meriti suoi verso noy. Pertanto ve commettiamo et volimo che da mò inanci habiati altra advertentia ali facti soi et non lo gravati nì luy nè li soi de uno solo cavallo o boca ultra la taxa soa, immo in tute le cose ve sforzati tractarlo bene et ni (a) modo habia casone de lodarse de vuy, non che lamentarse, perché, sentendone più querella, saremo malcontenti dei facti vostri. Mediolani, xxiii iunii 1451.
Cichus

(a) Così in A.