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72. Francesco Sforza al podestà di Casalmaggiore 1451 giugno 25 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà di Casalmaggiore e ad Angelo de Caposilvis di fare avere ad Ambrogino de Pegiis, oltre alle spese sostenute, l'imbarcazione carica di merce toltagli in quel di Colorno da alcuni malfattori fra i quali riconobbe un figlio di Venturino Sto$rto e un figlio di Antonio Boyno, entrambi di Roncadello, che devono essere imprigionati e non rilasciati senza licenza ducale

Potestati Casalis Maioris et Angelo de Caposilvis.
E' stato da noi Ambrosino de Pegiis, presente portatore, et dictone con querela che venen- do suso per Po cum una nave caricha de soe mercantie et robbe et siando in quello de Colorno, fu asaltato et toltoli dicta nave, mercantie et robbe soe con suo grandissimo damno; tra li quali robbatori cognobbe doi, uno figliolo de Venturino Storto et l'altro, figliolo de Antonio Boyno, habitatori dela villa de Roncadello, como da luy più largamente intende- rite. Dela qual cosa ne miravigliamo grandemente, et pertanto volimo che, subito recevuta questa, debbiati havere nele mani dicti malfactori et fare che al dicto Ambrosino sia restituito ogni cosa tolta fine ad uno pontale de strenga et che li sia satisfacta ogni spesa per lui facta per questa casone, per andare nanzi et in direto, perchè così è nostra inten- tione. Et dicti malfactori non li lassarite senza lettera sottoscritta de nostra propria mano. Farite aduncha dicto Ambrosino sia integre satisfacto delo damno et dele spese como havimo dicto, sichè non habia casone tornare più da noi per simile querela. Mediolani, die xxv iunii 1451.
Cichus.