Registro n. 6 precedente | 1001 di 1271 | successivo

1001. Francesco Sforza al podestà di Novara 1451 ottobre 7 Lodi.

Francesco Sforza informa il podestà di Novara che in forza di un permesso concesso da Battista Visconti, capitano del distretto, gli uomini di Romagnano, della Valsesia e Oleggio possono condurre biade per proprio uso; gli ordina quindi di accordarsi con Battista Visconti e di rendere quanto a loro tolto.

[ 239v] Potestati Novarie.
Licet per altre nostre te habiamo scripto che dovesti fare rendere ali homini da Romagnano a quelli de valle de Sexa et ad quelli de Olegio, ali quali era concessa licentia per Baptista Vesconte, capitaneo nostro del destricto, de podere condure certa quantità de biada per loro uso, le loro biade, cavalli et robe, quale gli havevi facto tolere, nondimancho non l'hay exequito, segondo ne hanno facto querella dicti homini; del che se maravigliamo. Pertanto de novo replicandote dicemo che, receputa questa, debi restituirgli dicte soe robe, biade, cavalle et cosse tolte integramente et liberamente, sichè più non habiano essi a retornare da noy con tale lamenta, la quale ne saria molesta. Ceterum, perché da mò inanti sappi et in che modo deportarti circha ciò, ti mandiamo qui inclusa una copia de una lettera et de una chrida quale havimo mandata al dicto Baptista, il perché haveray mò ad intenderte con luy, sichè non habi a contravenire al tenore d'esse. Laude, vii octobris 1451.
Cichus.