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1002. Francesco Sforza al capitano del distretto di Novara 1451 ottobre 7 Lodi.

Francesco Sforza informa il capitano del distretto di Novara dell'ordine dato al podestà di Novara di restituire quanto è stato preso agli uomini di Romanengo, della Valsesia e di Oleggio. Insieme al podestà provveda a far cessare i furti che si commettono di continuo da quelle parti.

Capitaneo districtus Novariensis.
Alla toa respondendo, ti advisamo che per nostre lettere scrivemo opportunamente al nostro potestate de Novaria che debia restituire alli homini de Romagnano, al'homini de valle de Sexa et al'homini de Olegio le loro cavalle, grano, et robe quale gli ha facto tolere, conducendo loro el grano cum toa licentia, per modo che più non gli habiamo a replicare né a sentire più lamenta da essi homini. Ceterum, perché habiamo pur de molte et continue reclamacione delle grande robarie se fano in quelle nostre parte, le quale ne sono molestissime, te committiamo et volimo che, intendiandote sopra ciò con el dicto nostro potestate, te sforzi con ogni pensiere et sollicitudine de havere nele mano quelli che commetteno tale robarie, alli quali faray da poy tale punicione che ex tunc sia exempio ad altri de bene vivere acioché li nostri subditi possano andare et stare al loro piacere senza alchuna noxa. Del che te ne caricamo quanto più possiamo per modo che ne faci intendere quanto sii sollicito sopra ciò. Laude, vii octobris 1451.
Cichus.