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1043. Francesco Sforza a Bartolomeo da Correggio e a Gracino da Pescarolo 1451 ottobre 13 Belgioioso.

Francesco Sforza vuole che Bartolomeo da Correggio e Gracino da Piscarolo facciano al castellano Bolognino i debiti pagamenti e, se mai rinnovassero difficoltà, gli facciano sapere per quali motivi pretendono di avere lettere sottoscritte dal duca.

[ 248v] Domino Bartholomeo de Corrigia militi et Gratino de Piscarolo.
Ne ha facto dire cum querela el magnifico Bolognino, nostro castellano lì, che, licet li Maestri dele intrate nostre habiano facte et mandative le bollette perché gli possati far li soy debiti pagamenti, che tamen non gli lo volite fare, alegando che voliti littere soptoscripte de nostra propria mano; dela qual cosa se maravigliamo perché, como sapeti, nuy non ve mettessimo may ordine in questo che non li dovesti fare li suy pagamenti, nisi havesti littere soptoscripte de nostra propria. Pertanto vi commandiamo et volimo che, recevuta questa, debiati far contento il magnifico Bollognino, tam per il passato quam per l'avenire, secondo gli correranno le dicte sue bollette. Et se a questo fosse cosa alchuna in contrario, vogliamo che subito ne debiati advissare et etiam della cassone, perché rechiedete lettere soptoscripte de nostra propria mane, perché deliberamo che luy sopra li altri sia facto contento et satisfacto. Data Belzoyosi, die xiii octobris mccccli.
Cichus.