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1051. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà di Piacenza 1451 ottobre 13 Belgioioso.

Francesco Sforza ordina al luogotenente e al podestà di Piacenza di esprimere al vicario del vescovo il rincrescimento per quanto accaduto e lo rassicurino che il duca ha scritto ai capi dei provvisionati perché sia restituito tutto quello che è stato portato via.

[ 250r] Locumtenenti et potestati Placentie.
Havimo recevuto vostra lettera et inteso quanto ne haveti scripto, per breve resposta ve dicimo che noy se maravigliamo vuy habiati mandato quelli nostri provisionati ad fare quella executione ne haveti scripto, sappiando vuy maxime, como sapeti, loro essere gente senza regula et ordine alchuno, como haveti veduto per questo grande excesso che loro hanno commisso, che ne è tanto doluto et rencresciuto che più non ve porissimo dire. Il perché volimo che habiati da vuy lo vicario de messer lo vescove de quella nostra cità et, dechiarandoli prima quanto dispiacere havimo havuto de questo facto, gli direti che noy scrivemo per la alligata ad quelli capi de provisionati in modo che, non facimo dubio alchuno, restituirano tutto quello che loro hanno tolto. Et cossì anchora vuy dal canto vostro non gli (a) manchati in cosa alchuna perché sia exequita questa nostra voluntà; et de quanto sarà seguito ne advisareti per vostra lettera. Ad quello Cazavillano scrivemo per la alligata che venga subito da noy; siché mandatigela dove ch'el sia. Ex Belzoyosio, xiii octobris 1451.
Cichus.

(a) Segue lassa depennato.