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106. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme, ad Agostino Oldani e alla comunità di San Giovanni in Croce 1451 giugno 25 Milano

Francesco Sforza chiede a Luchina Dal Verme che non si frapponga alcun ostacolo all'alloggiamento sul suo terreno di certi uomini d'arme e di famigli del conte Gaspare Vimercati, dando loro quanto si è universalmente soliti fornire in simili casi.

[ 32v] Domine Luchine de Verme.
Se rendiamo certi che la magnificentia vostra deve essere informata de alcuni logiamenti che Alberto Sancto, nostro famigli, ha assignati dal canto dellà in lo vostro terreno ad certi homini d'arme et famigli de spectabile conte Gasparo da Vicomercato. Pertanto confortamo, strezemo et carricamo la magnificientia vostra che voglia ordinare et fare cum effecto che li dicti logiamenti non siano impediti per modo alcuno, imo che gli siano mantinuti li predicti et respostogli delle loro taxe, cusś como se fa ad tutti li altri et che non bisongne per questo ve ne habiamo ad scrivere più. Data Mediolani, die xxv iunii MCCCCL primo.
Cichus.
Scriptum fuit in simili forma potestati (1) et hominibus Sancti Iohanis.


(1) Identificato come Agostino Oldani (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 433).