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1092. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1451 ottobre 15 Belgioioso.

Francesco Sforza scrive a Teseo da Spoleto a proposito dell'allogiamento dei quattrocentosessanta cavalli del Colleoni sistemati nel Piacentino; vuole che si trovi posto per cento, non gravando però né su Orlando Pallavicino (che ne ha cinquecento nelle sue terre) né su Sant'Imento. I rimanenti siano ripartiti in altre locali secondo la quota loro spettante. Quanto al fatto dei famigli vi provvederà Pisanello se constaterà, come sostiene la comunità di Borgonuovo, che è un onere troppo gravoso.

[ 258v] Theseo de Spoleto.
Havimo inteso quello hay scripto per più toe lettere et poy quanto ne hanno dicto Iohanni d'Arcelli et Gabriello de Mussi, deputati sopra lo compartito deli allogiamenti, circha lo allogiare delli cavalli del magnifico Bartolomeo Coglione, quali de presente se trovano in Piasentina supra tassa. Siamo tardati ad respondere perché havimo primo voluto cerchare dove li possiamo mettere, et maxime che dicti deputati dicono che questi cavalli stanno in Piasentina sono circa 460. Parendoci gravissimo peso ad quello paese, havimo facto questa conclusione, et cossì dicto a loro che de questi 460 allogiati in Piasentina supra tassa ne allogiati cento, compartendoli per quello megliore modo vi parerà, non gravando però Orlando Palavicino perché è composto con noy per cavalli 500 per tutte le soe terre, né Sancto Imento del Vescovo per bono respecto; tutti li altri habiano la ratta soa debita gli tocarà. Volimo fazi levare quelli de Alexandro, nostro fratello, segondo è stato ordinato et subito senza dimora et dilactione perché gli possano stare questi. Lo resto de questi cavalli venerà prestissimo deretro ad questi deputati Lanzalotto, quali gli torrà via tutti et li condurrà in le parte de sopra dove gli havimo ordinato suo allogiamento. Circha lo facto delli famigli, subito sarà venuto Pisanello gli farimo levare; e quelli de Borgonovo, cioè li xxiii dati alli nobili volimo che gli allogino. Ma perché la comunità de Borgonovo dicono essergli impossibile che possono sostenere quello carico soli, volimo sia veduto et trovando fosse cossì gli sia usata discreptione et proveduto; sin autem fosse altramente, restino in suo loco. Belzoyosii, xv octobris 1451.
Cichus.