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1105. Francesco Sforza al podestà di Pandino 1451 ottobre 17 Belgioioso.

Francesco Sforza scrive al podestà di Pandino di aver annullato il permesso dato ad Antonio Landriani di condurre biade a Spino per eccesso di merce trasportata. Se ancora lo facesse, gli si sequestrino cavalli e biade e si prendano i trasportatori.

[ 261v] Potestati Pandini.
Perché sotto colore de una licentia quale havimo concesso al strenuo Antonio da Landriano de condure certa quantità de biada a Spino per seminare, siamo avisati ch'el ne ha facto condure assay più quantitate. Vi committiamo et volimo che faciati tenere mente, da martedì proximo che vene in là, alla via per la quale è uso de fare condure dicta biada, et trovando vuy ch'el ne facia condure più, vogliamo che faciati prehendere et li conductori et li cavalli et biade. Del che subito ne avisariti, avisandovi ch'el simile havimo scripto al nostro locotenente de Lode, col quale podereti havere intelligentia, perché nostra intencione è che non gli sia observata più dicta licentia. Belzoyosii, xvii octobris 1451.
Cichus.
In simili continentia ut supra, scriptum fuit locumtenenti Laude ac etiam quod mittat litteras Antonio de Landriano, a quo habeat responsum de receptione dicte littere. Data ut supra.
Cichus.