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1115. Francesco Sforza al podestà di Pavia (1451 ottobre 18 Belgioioso).

Francesco Sforza scrive al podestà di Pavia di leggere la lettera inviata alla presenza di quelli che vengono ĺ e del Pisano, cui vuole si faccia grande intimidazione, ma senza fargli alcun male. Se confessa lo si tenga in prigione, se non confessa, similmente non lo lascino andare senza licenza del duca.

Suprascripto potestati.
Volemo che faciate legere la littera, quale ve mandiamo, in presentia de questi che vengano là et cusś de Pisano, ita che la intendino. Et volemo bene che faciate la paura grande a dicto Pisano, menandolo et ligandolo ala corda, ma non volemo peṛ che gli lassate fare malo alcuno ala persona, ma pur menazarlo forte per farlo confessare el delicto; et confessando, lo retenereti in presone, non lo relassando senza nostra licentia, et similiter, non lo confessando, non lo relassate senza nostra licentia. Et questo scripto non mostrate a veruno, la lettera ś per fargli paura. Data ut supra.